Dopo quattro anni di pausa dalle scene musicali, gli Evanescence sono finalmente di ritorno con l’album The Bitter Truth, svelato il 26 marzo: la band infatti aveva lanciato l’ultimo album, Synthesis, nel 2017, a tre anni dalla nascita del primogenito di Amy Lee. Un cambiamento significativo nella vita della celebre cantante, che le ha portato una nuova e inaspettata ondata di creatività. Il gruppo è letteralmente esploso nel 2003 con il disco Fallen, con cui è diventato, di fatto, uno dei protagonisti del genere rock goth, entrando nel panorama musicale mainstream grazie a hit indimenticabili come Bring Me to Life e Going Under. Così come indimenticabili sono sempre state le apparizioni della frontwoman Amy Lee, dai video musicali al palco dei concerti, passando per i red carpet internazionali.
La cantante, inutile negarlo, è la ragione principale del successo degli Evanescence, tanto da un punto di vista musicale quanto da una prospettiva di immagine: con il suo stile unico, dark e retrò con tocchi di ispirazione vittoriana e boho, la 39enne è diventata un’icona generazionale tra gonne strappate e corsetti. Nonostante il rinnovato sound dell’ultimo disco, lo spirito cupo e romantico della band è sempre presente, così come lo stile di Amy Lee: «Voglio mostrare le somiglianze tra ciò che dico nella musica e il suo aspetto» ha dichiarato la cantante a Vogue US «Questo non significa, “Sono gotica, quindi indosso i corsetti”. È più profondo di così».
Amy Lee non ha mai sfoggiato look di grandi griffe, prediligendo spesso dei capi d’abbigliamento fai da te che fossero in linea con il suo stato d’animo e la musica degli Evancescence: per il suo video del brano My Immortal del 2003 ad esempio, indossava un abito di bende di garza per riprendere il testo e la sensazione di «sentirsi a pezzi», ispirato da un outfit visto in passerella: «C’era una modella che camminava sul catwalk con un nastro di raso nero avvolto sotto il braccio. Sembrava un gesso, ma è diventato anche un collegamento con il mio cuore spezzato». Per il video di Going Under invece, Amy Lee ha cucito a mano l’abito bordeaux fatto a brandelli che indossa nella sua sequenza subacquea: «Volevo dare l’idea di una ballerina zombie, così ho comprato una semplice sottoveste bianco e montagne di garza, e ho macchiato tutto di tè nella mia camera d’albergo».
E sul red carpet? Il suo momento più memorabile è stato senza dubbio l’apparizione ai Grammy del 2004, quando gli Evanescence hanno vinto il premio come miglior nuovo artista. Per l’occasione, la cantante aveva disegnato e indossato un abito in stile glam grunge, in collaborazione con il designer giapponese H. Naoto: questo e tanti altri i suoi best look, tutti nella gallery.
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