Caprera tra raffiche di vento, gli spruzzi del mare, gli sprazzi di sole, la mutevolezza del cielo, la passione per la vela, la violenta bellezza della natura che riempie gli occhi e il cuore.
Che cosa rende quest’ Isola così unica, misteriosa e straordinaria?
“…quest’isola senza niente e nessuno, che potrebbe essere ancorata a qualsiasi latitudine e nessuno ci farebbe caso se una notte all’orizzonte invece dell’orsa maggiore spuntasse lentamente la croce del sud…
…a Caprera, si va sempre a vela e quando si scende si mangia, si chiacchera, si dorme. Perché uno crede che Caprera sia un’isola invece no, è un grande bastimento ancorato al largo della Sardegna e su questo veliero non ci sono cinema, giornali, telefoni, alberghi, e neppure passeggeri ci sono. Ci sono soltanto uomini e donne di mare che parlano di mare e di cielo perché dal cielo si indovina l’umore del mare e viceversa e dal primo vento che ti asciuga la faccia all’aperto capisci se dovrai issare il fiocco o la tormentina …”*
Ca va sans dire che il colore principe è il blu e le sue ben più di cinquanta sfumature. Blu navi, blu ciano, turchese, acqua, ceruleo, indaco, azzurro, polvere, blu di prussia, blu klein, marine. Il blu, il colore sovrano, il colore più chic del mondo del colore, è una sicurezza di eleganza, di classicità e di rigore. Il blu è anche il colore del mare, del cielo e della saggezza, del tempo libero e del tempo del lavoro. Il blu è un colore importante da indossare, bisogna essere responsabili. Si indossa un cult, un messaggio, uno statement, un modo di vivere e di pensare in pace con il mondo, la natura e le sue genti.
E’ bello il blu nelle sue declinazioni, nelle righe diventa celeste, nei fiori è alternato, nei cotoni è definito, nelle stampe accennato, nei plissée ripetuto, nei pois interrotto.
E’ blu il jeans, il panno da marinai di lungo corso, lo jacquard di mondi esotici, l’intarsio, il pizzo, le paillettes e il tulle. Per look si ripercorrono le key silhouette della maison, il maschile e il femminile ma mai in maniera binaria ma, piuttosto, inclusiva, amalgamata, scomposta e incastrata.
E poi abbiamo l’esplosione di colori nelle stampe a fiori che rimandano, con i colori che concorrono, alla terra, alla natura, alla macchia mediterranea, alla libertà. Verde, mattone, mud, ecrù, marron glacé per giacche e pantaloni e abiti e gonne in stampe di rose, di fiorellini, di righe, di pois e di quadri. Tutto sta bene con tutto, tutto può essere abbinato con tutto, in contrasto, in assonanza, in composé o in estrema indipendenza di stile. Caprera è libertà e scuola di vita per l’eternità.
*testo raccolto da 1967 -1971
L’inizio di una storia di vela di vento e di mare.
L’articolo Antonio Marras Resort 2024: storia di vela, di vento e di mare sembra essere il primo su L’Opinionista.
ARTICOLO TERMINATO!
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