La Fondazione Prada si apre ancora una volta alla danza con Entrata di emergenza: una performance site-specific firmata dal coreografo Elie Tass per 15 danzatori, tra neo-diplomati e allievi, della Civica Scuola di Teatro Paolo Grassi di Milano. Non è la prima volta che i giovani del Corso Danzatore, coordinato da Marinella Guatterini che del progetto è advisor, si esibiscono negli spazi della Fondazione. Li avevamo già visti dialogare con la mappa variegata di questo luogo nel 2015, con la performance Attraverso i muri di bruma dell’artista Billy Cowie.

Entrata di Emergenza
Entrata di Emergenza

Delfino Sisto Legnani
Courtesy Fondazione Prada

Questa volta lo spazio scelto è l’interno di un allestimento temporaneo, Sun Inlays, ideato da OMA/AMO per la sfilata donna Primavera/Estate 2020 dello scorso 18 settembre. Un ampio campo prospettico che occupa l’intera superficie del Deposito, decorato da piastrelle in ceramica colorata che disegnano motivi geometrici ed effetti visivi, enfatizzati dal rivestimento dorato delle colonne.

«Mi piace osservare questo spazio della Fondazione Prada utilizzato in genere per sfilate di moda» ha detto il coreografo «e cambia pelle due volte l’anno per accoglierne di nuove. Una forma di pellegrinaggio, mi sembra, un milieu che diventa ancora più affascinante in questa occasione. Sembra che i corpi dei danzatori si espandano al proprio interno e fuori, verso ciò che li circonda, cosicché, come stagioni della natura, continuino a rigenerarsi».

Elie Tass
Elie Tass

Delfino Sisto Legnani
Courtesy Fondazione Prada

Una pièce sul corpo e sullo spazio dunque, intuiamo dalle parole ispirate del coreografo, che in Entrata di emergenza intende lavorare su un paradosso: «cosa accadrebbe» si chiede «se perforando il nostro strato esterno, ovvero la nostra pelle, gli anfratti sottostanti si dispiegassero per fondersi con gli spazi che li circondano? Come possono le nostre interiorità essere inondate e influenzate dalla materia di ciò che ci circonda? Per estensione i dintorni esterni includerebbero naturalmente altri corpi, i nostri». Una breccia da rompere dunque, quella tra il nostro interno e l’estero, che si fertilizzano reciprocamente in un unico spazio. «Incitiamo il corpo ad attraversare lo spazio e ad essere attraversato dalla vigoria» per una performance che il coreografo vuole fatta di sovrapposizioni fisiche ed emotive. «Come totem coreografici in movimento, i danzatori sono al tempo stesso visitatori e creatori dei questa mappa».

Entrata di Emergenza
Entrata di Emergenza

Delfino Sisto Legnani
Courtesy Fondazione Prada

Un linguaggio teorico e fisico originale quello di Elie Tass, che riflette la sua storia e la sua provenienza. Belga-libanese, dopo un’educazione sportiva si è avvicinato alla danza con Alain Platel, nome di culto della scena contemporanea, entrando nella sua compagnia, Les Ballets C. de la B. (ovvero Contemporaines de la Belgique). Da performer prima e coreografo ora, Tass ha avviato una ricerca molto personale, tuttavia fedele alla comunità popolare, anarchica e impegnata nel sociale che tutti i suoi componenti riassumono nel motto: “questa danza appartiene al mondo e il mondo appartiene a tutti”.

La performance Entrata di emergenza di Elie Tass si svolge negli spazi del Deposito all’interno della sede di Milano di Fondazione Prada (Largo Isarco, 2), venerdì 29 novembre dalle ore 20.30. L’ingresso è gratuito previa prenotazione obbligatoria alla mail [email protected] indicando il proprio nome e cognome e quello dell’eventuale accompagnatore. È possibile prenotare un massimo di 2 posti a persona, fino a esaurimento dei posti disponibili.