Dopo quasi un anno e mezzo di lavoro non in presenza per via della situazione sanitaria, sempre più aziende si stanno adattando a un nuovo modello ibrido: in parte da casa, in parte in ufficio. Certo, esistono anche tantissime realtà che si sono aperte alla possibilità di lavoro 100% da remoto, ma nelle ultime settimane, migliaia di lavoratori – almeno per qualche giorno a settimana – stanno programmando il ritorno negli headquarter aziendali o hanno già iniziato a recarsi nuovamente nei coworking. Ma com’è cambiato, nel frattempo, il rapporto tra abbigliamento e vita da ufficio? Le tendenze moda degli ultimi 18 mesi ci dicono tanto a riguardo, ma c’è anche chi ha voluto creare una vera e propria capsule collection che rifletta le nuove esigenze di comfort: si tratta dell’ultima collaborazione di Giles Deacon con IWG, il più grande player al mondo di spazi di lavoro flessibili.
Nonostante l’evidente transizione verso una maggior flessibilità, l’ufficio sembra essere destinato a svolgere ancora un ruolo chiave nella vita lavorativa post-pandemia: IWG ha infatti raccolto i dati di accesso al Wi-Fi nei propri uffici dall’inizio di gennaio, registrando un aumento del 50%. Uno spiraglio verso una ritrovata normalità, a cui segue tuttavia un differente rapporto con il dress code. Da qui la collaborazione fashion con Giles Deacon, che ha concepito una collezione di outfit da ufficio post-pandemia, in cui l’eleganza e la formalità vengono espressi da tagli sartoriali morbidi. L’intento è quello di unire la formalità che contraddistingue un ambiente come l’ufficio, alla comodità che ha caratterizzato il periodo di lockdown.
La capsule collection è nata infatti da un’analisi di ciò che i lavoratori desiderano in fatto di moda, comprese le visite dello stilista nelle sedi IWG: da una parte, la volontà di tornare a giocare con i capi d’abbigliamento, compiere nuove scelte di stile e valorizzare sé stessi, e dall’altra il non volere più essere costretti in abiti rigidi e poco accoglienti. Ecco, dunque, che Giles Deacon combina, nei look maschili, femminili e unisex silhouette accattivanti e tagli fluidi, con tessuti completamente organici: popeline, velluto morbido a coste sottili, lana compatta e jersey di cotone. Un allontanamento dai materiali più comunemente indossati per i capi da ufficio nel periodo pre-lockdown, con l’obiettivo di incentivare i lavoratori a scegliere in modo più consapevole il proprio guardaroba da lavoro, acquistando capi sostenibili e che durino. Le palette di colori spaziano dai classici bianco e nero a una tavolozza più ampia, composta da grigi antracite, navy, marroni, khaki e tonalità più accese come l’azzurro: «Ogni colore e tessuto è stato selezionato per trasmettere, calma, fiducia e determinazione a chi lo indossa, ovunque», ha dichiarato il designer. Sentirsi favolosi e produttivi è quindi possibile, con un tocco di (ormai) irrinunciabile «cozyness».
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