Svizzera, Turchia e Galles. Diciamolo subito: è andata bene. L’Italia ha conosciuto a Bucarest le sue prime avversarie per il prossimo Europeo, e a conti fatti l’urna ha strizzato l’occhiolino agli azzurri. Potevano capitare niente meno che la Francia campione del Mondo e il Portogallo di CR7 campione d’Europa, il che sarebbe stato una beffa alla luce del percorso netto dell’Italia di Mancini nel girone di qualificazione, con dieci vittorie su dieci che rappresentano un record. Per fortuna non è stato così, e la sorte ci ha regalato avversari certamente non facili, ma abbordabili, almeno per quanto riguarda il girone eliminatorio (le prime due di ogni gruppo e le quattro migliori terze andranno poi a comporre il quadro degli ottavi di finale).
Euro 2020, le avversarie dell’Italia
La Svizzera è allenata dall’ex tecnico della Lazio Petkovic e può contare su alcune conoscenze del calcio italiano come Lichtsteiner e Rodriguez, ma anche sul mediano dell’Arsenal Xhaka. Non ha grandi talenti, ma negli ultimi due Mondiali e a Euro 2016 è comunque arrivata agli ottavi. Più fantasia ma meno esperienza nella Turchia, con giocatori che militano in Serie A come Demiral della Juve, Under della Roma e Calhanoglu del Milan. Nelle qualificazioni è arrivata seconda dietro la Francia, contro cui però non ha mai perso. A conti fatti la squadra più temibile può essere il Galles di Bale e Ramsey, che con l’ex United Giggs in panchina può diventare la sorpresa del girone.
«Le partite sono da giocare – ha detto il CT Mancini -. Non siamo favoriti, sono tutte squadre che giocano un buon calcio. Il fatto di giocare a Roma ci avvantaggia un po’ ma saranno tutte gare difficili. In particolare il Galles, che gioca un buon calcio: è una squadra solida, non facile da battere. Se si vuole arrivare a Londra, bisogna fare tutto il percorso. Pensiamo per ora al primo gruppo e a passarlo bene. Sono tutte partite da giocare, non scontate, magari qualcuna delle favorite andrà fuori ma se uno vuole arrivare in fondo deve incontrarle tutte e batterle. Noi stiamo facendo le cose per bene. C’è ancora tanto da lavorare, e c’è da lavorare di più quando le cose migliorano. Dovremo migliorare molto da qui a inizio Europeo».
UEFA Euro 2020 Final Draw Ceremony
Dean Mouhtaropoulos
Euro 2020, gli altri gironi
Come sempre, c’è un girone «di ferro», quello che per fortuna non è toccato a noi. Si tratta del gruppo F, che comprende niente meno che la Francia di Pogba e Mbappé (campione del Mondo), la Germania (da sempre protagonista) e il Portogallo di Cristiano Ronaldo (campione d’Europa). Saranno partite di fuoco, averlo evitato è già un successo. Negli altri raggruppamenti, il Belgio è il favorito del Girone B (con Danimarca, Finlandia e Russia), l’Olanda del Girone C (con Ucraina e Austria). Più equilibrati i gruppi D (Inghilterra, Croazia e Repubblica Ceca) ed E (Spagna, Polonia e Svezia).
UEFA Euro 2020 Final Draw Ceremony
Dean Mouhtaropoulos
Euro 2020, una formula complicata
Nei quattro gironi sorteggiati compaiono quattro caselle X. Perché? Il motivo è dettato dal fatto che la Uefa ha deciso di incrociare le qualificazioni alla prossima rassegna continentale con i risultati ottenuti in Nations League, il nuovo torneo che si disputa negli anni senza Mondiali né Europei e che si è concluso lo scorso giugno, e che mette a disposizione quattro pass proprio per l’Europeo. Le squadre che non sono passate nei gironi di qualificazione e che hanno preso parte alla Nations League, infatti, possono comunque sperare di strappare gli ultimi pass al termine dei playoff che si giocheranno a marzo (semifinali il prossimo 26 marzo, finali il 31 marzo). Ogni serie di Nations League mette in palio un posto: nella Serie A le due semifinali saranno Islanda-Romania e Bulgaria-Ungheria, nella Serie B Bosnia-Nord Irlanda e Slovacchia-Irlanda, nella Serie C Scozia-Israele e Norvegia-Serbia, nella Serie D Georgia-Bielorussia e Macedonia-Kosovo. Due gare secche per ciascuna serie, semifinale e finale. Chi vince va a Euro 2020.
UEFA Euro 2020 Final Draw Ceremony
Dean Mouhtaropoulos
Euro 2020, il primo torneo itinerante
È una formula totalmente nuova, perché per la prima volta il campionato europeo non si disputa in un’unica nazione (o in due, come era capitato nel 2000 con Belgio e Olanda, nel 2008 con Austria e Svizzera, nel 2012 con Polonia e Ucraina), ma girerà per tutta Europa, con 12 città diverse che ospiteranno le varie partite: Copenaghen, Bucarest, Amsterdam, Dublino, Bilbao, Budapest, Glasgow, Baku, Roma, Monaco di Baviera, San Pietroburgo e Londra.
Le città sono poi state accoppiate come sedi per ciascun girone, e questo non solo ha generato qualche polemica, ma ha anche imposto vincoli in occasione del sorteggio. Un esempio: San Pietroburgo e Copenaghen sono state messe insieme come città ospitanti del Gruppo B, il che ha significato ancor prima del sorteggio avere Russia e Danimarca nello stesso girone. Non solo, perché nel gruppo B si conosceva già anche la terza squadra, il Belgio. Questo perché né Russia né Danimarca erano teste di serie, quindi serviva avere una nazione di prima fascia non ospitante, ovvero una tra Belgio e Ucraina, con quest’ultima però esclusa poiché per ragioni politiche non poteva essere inserita nello stesso raggruppamento della Russia dati i difficili rapporti tra le due nazioni.
UEFA Euro 2020 Final Draw Ceremony
Matthew Lewis – UEFA
L’Italia, essendosi presentata a Bucarest come testa di serie, avrà il vantaggio di giocare tutte e tre le gare del girone all’Olimpico di Roma, e la memoria non può non tornare alle «notti magiche» del ’90 e ai gol di Totò Schillaci. Debutto il 12 giugno contro la Turchia, secondo match il 17 contro la Svizzera e terzo contro il Galles il 21.
Ma il vero obiettivo è arrivare a Londra il 12 luglio.
A Wembley, quel giorno, si gioca la finale.
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