I materiali rinnovabili e di derivazione organica sono protagonisti di un mercato in crescita esponenziale nell’industria fashion: in particolare, c’è un ampio interesse per le alternative alla pelle tradizionale, tipicamente realizzata con pelli di animali come mucca e capra. Quest’ultima infatti, porta con sé questioni etiche sempre più rilevanti, oltre che porre l’attenzione sul problema della deforestazione e delle emissioni di gas serra associate all’allevamento del bestiame. Il trattamento della pelle animale inoltre, noto come concia, utilizza spesso sostanze chimiche pericolose che possono avere un impatto non indifferente sulla natura.
Ed ecco che la moda, in cui il settore vegan si fa sempre più spazio – assieme alla consapevolezza dei consumatori – amplia la propria offerta di pelli vegetali, realizzate da materie prime naturali come cactus, fichi d’india, ananas e… funghi. Un materiale che, sia per l’estetica che per le prestazioni in termini di resistenza, ha conquistato persino uno dei big del lusso artigianale: Hermès.
Rispetto alle alternative alla pelle animale realizzate in polimeri poliuretano (PU) o cloruro di polivinile (PVC) infatti, la pelle fungina è totalmente biodegradabile, rappresentando uno dei migliori sostituti sia in termini di sostenibilità che di costo. Hermès ha seguito attentamente lo sviluppo innovativo di questo materiale naturale, annunciando durante il week-end che la sua borsa da viaggio Victoria sarà riprodotta con un sostituto della pelle a base di funghi: la maison di lusso ha collaborato con MycoWorks, una startup con sede a San Francisco, che ha trovato un modo per trasformare una «rete di fili dalla struttura della radice dei funghi – in un materiale che imita le proprietà della pelle». Un’alternativa che non è totalmente nuova alla moda: brand come Stella McCartney, Gucci e GmbH hanno già testato i sostituti della pelle, certo. Ma ciò che colpisce, rispetto a questa notizia arrivata da Hermès, è il fatto che una griffe così legata alla propria tradizione artigianale sia – fortunatamente – disposta ad ampliare il proprio range di prodotti, per quanto elitario.
La collaborazione con MycoWorks non sostituirà l’utilizzo da parte del marchio di materiali animali – comprese le costose pelli esotiche – ma, senza dubbio, si tratta di un grande segnale arrivato nientemeno che da una delle maison simbolo del lusso internazionale. Per celebrare questo primo traguardo etico e sostenibile, PETA ha persino inviato a Hermès una grande bottiglia di champagne choccie vegano. Intanto, per gli interessati all’acquisto della nuova borsa Victoria in pelle fungina, bisognerà aspettare alla fine del 2022. Tuttavia, nel frattempo, tante altre novità vegane potrebbero spuntare fuori… come funghi.
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