La nostra igiene intima non è più così… intima a quanto pare soprattutto da quando si tratta di bellezza e benessere. Secondo WGSN Beauty, il settore del benessere intimo – una definizione generica che include ogni cosa dagli olii ed esfolianti, ai vibratori e gli allenatori del pavimento pelvico – raggiungerà un valore di 38 miliardi di dollari entro il 2026. “L’igiene intima è stata nei nostri radar per ben due anni,” afferma Emma Grace Bailey, la beauty editor di WGSN. “Ha avuto inizio parallelamente al movimento #MeToo, in un anno in cui le donne hanno cominciato a rivendicare il proprio corpo. La vagina è tornata al centro dell’attenzione, non solo per quel che concerne la depilazione, ma per come ce ne prendiamo cura”.
Carolyn Witte è la cofondatrice e l’AD di Tia – una nuova app e clinica ginecologica di New York, nata non solo per occuparsi delle solite MTS (malattie trasmissibili sessualmente), IVU (infezioni delle vie urinarie), e dei pap test, ma per aiutare le donne ad assumersi la responsabilità di quest’area del corpo e della propria salute. “C’è stato un cambiamento essenziale in quest’ottica, che ha visto le nostre pazienti diventare più schiette nel parlare del loro corpo, anziché nascondere la loro vita sessuale o sentirsi imbarazzate a riconoscerla,” racconta a Vogue la Witte. “È importante che le donne sappiano come il piacere e il benessere sessuale siano collegati, oltre ad essere una parte fondamentale della salute di una donna in generale.”
Tuttavia, nonostante questa ritrovata franchezza nel discutere qualsiasi cosa attinente alla V-care, ci sono ancora molte donne incapaci di riconoscere l’architettura di base di una vagina. Secondo un rapporto di YouGov, il 45 per cento delle donne nel Regno Unito non è in grado di riconoscere la vagina, il 55 per cento non sa cosa sia l’uretra e il 43 per cento non è capace di localizzare le labbra. “L’ABC del corpo è fondamentale,” dichiara Witte. “Senza le nozioni di base risulta impossibile prendersi cura di sé o spiegare le proprie esigenze a un operatore sanitario. Una carenza delle informazioni di base contribuisce a diagnosi sbagliate, poiché le donne non sanno cosa accade al proprio corpo.”
La dottoressa Jessica Shepherd, consulente medico alla clinica ginecologica di digital health Rory e ginecologa presso il Baylor University Medical Center in Texas, conviene: “Quando le donne si sentono in imbarazzo riguardo la loro salute intima, rendono le patologie, il sesso e il passaggio all’età adulta difficili da affrontare.” L’importanza di non vergognarsi e di entrare in confidenza col proprio corpo non devono essere sottostimate se vogliamo riconoscere quando c’è qualcosa di strano e potenzialmente problematico.
Il discorso sulla V-care si evolve, così come la quantità di prodotti per la cura intima a disposizione delle donne. Grace Bailey afferma, “È interessante sottolineare come questa tendenza fosse più diffusa in Asia prima di raggiungere l’Occidente. Infatti, WGSN Beauty si è resa conto del fenomeno durante una visita a Tokyo nel maggio 2017 – lì i prodotti hanno uno approccio skincare per la vagina, inclusi i detergenti e le creme”.
I distributori globali hanno presto recuperato: Net-A-Porter ha una solida linea di prodotti firmata Fur – il brand universalmente riconosciuto come il primo a collegare il mondo del luxury con la cura intima – che include gli Ingrown Eliminator Finger Mitts, la Stubble Cream e, naturalmente, il classico Fur Oil. “Quasi tutti hanno i peli pubici, quindi perché discuterne apertamente viene visto come un tabù?”, si chiede Laura Schubert, fondatrice di Fur. “I tabù sono forze potenti e silenziose che generano insicurezza, ma possono essere un notevole punto di partenza quando si crea un marchio – e quando abbiamo iniziato [nel 2016] c’era senza dubbio ancora un tabù sul benessere intimo”.
Da qualche altra parte, gli obiettivi della fondatrice di Lady Suite, Therese Clark, si adeguano: “La mia missione è di consentire alle donne di prendersi cura delle loro parti intime, di sostituire l’imbarazzo con l’autostima — e di eliminare il tabù sulla salute vaginale.” Il famoso Rejuvenating Botanical Oil For Intimate Skin del marchio è un prodotto universale, perfetto per il post-ceretta o post-depilazione e formulato (con olio di jojoba e olio di carota) per la secchezza della vulva, i peli incarniti e l’irritazione da rasoio. Oltre all’aspetto beauty del V-care, c’è anche il fattore piacere da tenere in considerazione. Holy Yoni di Moon Juice è una miscela adattogena di vitamina E, olio di mandorla e olio di rosa bulgara, formulata per “la passione, il piacere e la manutenzione giornaliera” della yoni, il termine in sanscrito per l’organo sessuale femminile. Violet Grey ha ottenuto la notorietà per il suo Vesper Vibrator che all’occorrenza diventa un gioiello. Goop di Gwyneth Paltrow (uno dei primi negozi online a distribuire articoli per la cura intima femminile) adesso ha una sezione dedicata ai vibratori e ai prodotti per la cura intima, nessuno dei quali sarebbe fuori posto in bagno, accanto alla Crème de la Mer.
Non sfigura nemmeno V-age, nuovo prodotto innovativo nato per trattare le parti intime femminili. Formulato per mantenere giovane una delle parti più delicate del corpo, agisce idratando, ridensificando e tonificando il tessuto. Sviluppato dai laboratori Camorak leader da oltre 50 anni nella formulazione e tra i primi nello sviluppo di prodotti a certificazione Biologica, V-age è stato creato utilizzando solo principi attivi purissimi e sicuri dal punto di vista della delicata zona da trattare. La base della formula di V-Age è un Acido ialuronico di derivazione vegetale, ottenuto da colture biotecnologiche controllate. L’acido Ialuronico è stato inserito in 3 pesi molecolari differenti in modo da agire in tutti gli strati della pelle per un’idratazione costante dalla superficie sino in profondità. Aumenta del 50% la produzione di collagene migliorando la tonicità della zona trattata. Ha inoltre un’azione liftante, anti-gravità.
A marzo 2019, nel giorno della Festa delle Donne, Cult Beauty è diventato il primo rivenditore nel Regno Unito a introdurre un reparto destinato al piacere e al benessere sessuale – con il 10 per cento dei ricavi delle vendite del reparto destinati al Lady Garden Foundation, che sensibilizza e raccoglie fondi per i tumori ginecologici (alle ovaie, alla vulva, vaginali, al collo dell’utero e all’utero). La cofondatrice Alexia Inge racconta a Vogue, “Questa è una strada che le grandi aziende temono di percorrere, ma che i brand di vendita diretta al consumatore, come noi, sono desiderosi di esplorare per produrre qualunque cosa legata al mondo del beauty, dai prodotti per il benessere femminile a quelli per il ciclo mestruale e la masturbazione, fino a quelli per l’igiene intima.
La categoria include qualsiasi cosa, dai vibratori agli integratori per aumentare la libido sessuale, agli allenatori del pavimento pelvico Kegel – incluso il gadget cult Elvie, creato dall’esperta di salute femminile Tania Boler. La Boler ha dato vita a Elvie dopo la maternità e aver notato i cambiamenti avvenuti nel proprio corpo: “Ci sono così tanti benefici per le donne che hanno un pavimento pelvico forte, da un migliore controllo della vescica a un aumento dell’intimità. E non si tratta di vantaggi puramente fisici, ma di più sicurezza e di un maggiore senso di controllo per le donne”.
Tuttavia, è importante sottolineare che con questa valanga di novità giunge l’inevitabile – prodotti che partoriscono dubbi e affermazioni non comprovate sul loro utilizzo e i vantaggi (lo stesso Goop è stato multato per 145mila dollari nel 2018 per dichiarazioni sulla giada e le uova di quarzo ad uso del benessere vaginale, senza avere alcun riscontro scientifico). Perciò, fate le vostre ricerche, assicuratevi che il prodotto e i suoi ingredienti possiedano l’approvazione FDA – Food and Drug Administration – Agenzia per gli alimenti e i medicinali – (soprattutto se destinati ad un uso interno) e utilizzate solo quelli che siano stati testati correttamente. “È di enorme importanza che questi prodotti siano ginecologicamente e dermatologicamente testati”, spiega Schubert. “La zona pubica è molto sensibile, per questo motivo nessuno dovrebbe usare prodotti senza un PH bilanciato e privi di alcool, parabeni, ftalati e fragranze aggiunte.”
Sia che tu stia dando priorità agli esercizi per il pavimento pelvico, o investendo su un olio per la tua yoni, le tendenze V-care sono destinate a crescere. E come dice Witte, è un passo positivo – e si spera duraturo – per tutte le donne del mondo: “I confini tra piacere, benessere e aspetto fisico si stanno assottigliando ed è fondamentale che le donne si sentano a proprio agio con sé stesse.”
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