Kimono: Kyoto to Catwalk
Kimono: Kyoto to Catwalk
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Kimono: Kyoto to Catwalk
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Kimono: Kyoto to Catwalk
Kimono: Kyoto to Catwalk
Kimono: Kyoto to Catwalk

Simbolo del Giappone e della sua affascinante cultura, il kimono ha da sempre suscitato curiosità e interesse anche al di fuori del suo paese d’origine. Strettamente legato alla tradizione e quindi considerato immutabile e senza tempo, è un capo in realtà soggetto alle mode, ora come nell’antichità. Il Victoria & Albert Museum ha deciso di dedicargli un’affascinante esposizione. Si chiama Kimono: Kyoto to Catwalk (29 Febbraio – 21 Giugno) e racconta la storia del costume tradizionale il cui nome significa letteralmente «abito». Lungo fino ai piedi, con ampie maniche e chiuso sulla schiena da una cintura in seta chiamata obi, sfoggiava stampe intricate e fantasie degne di un quadro.

La mostra nella capitale britannica esplora il significato storico e sartoriale di questo capo attraverso fotografie, dipinti d’epoca e capi originali dal 1700 ad oggi. Non è un mistero, infatti, che per le loro creazioni affermati designer contemporanei come Issey Miyake, John Galliano e Alexander McQueen si siano ispirati alla cultura orientale. E chi non ricorda la cover dell’album Homogenic di Bjork o il video Nothing Really Matters di Madonna in cui entrambe le pop star indossavano proprio questo abito inconfondibile?

L’album Homogenic, di Bjork.

Il kimono è da sempre sinonimo di eleganza e raffinatezza, ecco perché, anche per la Primavera-Estate 2020, gli stilisti hanno creato soprabiti in tessuti fluidi con ampie maniche e stampe variopinte che sembrano trarre ispirazione proprio dall’iconico abito made in Japan.

Antonio Marras
Temperley London
Meng
Leonard Paris
Figue
For Restless Sleeper
Eres + Vitakin
Stella Jean
Carine Gilson
Olivia Von Halle
Etro
La Double J
Forte Forte
Ermanno Scervino
Rianna + Nina
Gucci
Dries Van Noten
Patrizia Pepe

In seta oppure in cotone, è un’alternativa perfetta al solito soprabito. Perché? Prima di tutto è versatile e poi aggiunge un twist in più anche all’outfit più basico. Basta abbinarlo a un abito dalle proporzioni micro e a un paio di sandali come ha fatto Etro, oppure sceglierlo in versione black&white stile Ermanno Scervino per un’alternativa perfetta al solito blazer. Annodato in vita con una una cintura morbida oppure aperto, a svelare cosa indossiamo sotto, è perfetto sempre, l’importante è sceglierlo fantasia. Sì a stampe sgargianti per le meno timide, se invece preferite un look più sobrio e minimalista puntate su ricami preziosi e delicate fantasie.

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