Rendere il Regno Unito il primo paese al mondo a vietare la vendita delle pellicce. È questa la richiesta formalizzata con una lettera, recapitata nei giorni scorsi al numero 10 di Downing Street. Firmano la missiva inviata a Boris Johnson alcuni dei più grandi nomi dell’industria del fashion britannico tra cui figurano Stella McCartney, Vivienne Westwood, Erdem Moralioglu e la fondatrice del brand Shrimps, Hannah Weiland.
Il dream team che vuole mettere al bando le pellicce è convinto che quel capitolo della moda sia già arrivato al capolinea. Molti brand del lusso hanno già intrapreso questa strada seguendo la tendenza già in atto nei consumatori che rifiutano questo materiale per motivi etici.
«Se il Regno Unito diventasse il primo paese a vietare la vendita di pellicce di animali, non farebbe altro che accrescere la sua reputazione di hub globale per l’innovazione nel campo della moda etica» scrivono certi di solleticare di riflesso l’interesse del primo ministro attraverso argomentazioni care alla sua fidanzata. «La pelliccia appartiene solo agli animali» sentenziò su Twitter nel 2019 la convinta animalista Carrie Symonds non nuova a dichiarazioni di questo tipo.
La lettera segue in realtà un discorso iniziato da tempo. Per primo in Europa, fu il governo di Tony Blair a vietare gli allevamenti di animali da pelliccia in Inghilterra e Galles nel 2000 e in Scozia e Irlanda del Nord nel 2002. Si adeguarono brand come Burberry, Victoria Beckham e Stella McCartney che di loro iniziativa eliminarono la pelliccia nel loro processi di produzione.
Negli ultimi vent’anni quindi chi necessitava di materia prima proveniente da volpe, visone, coniglio e cincillà doveva importare da altri paesi come il Canada, la Cina, la Danimarca, la Finlandia, la Francia, la Polonia e gli Stati Uniti. A settembre dello scorso anno, il ministro dell’ambiente Zac Goldsmith, caro amico di Carrie Symonds, ha inserito anche questo punto tra le cose da fare una volta usciti dall’Unione Europea anche se l’idea circolava già dal 2018 in area laburista.
«Una volta stabilite le nostre future relazioni con l’UE, ci sarà un’opportunità per il governo di prendere in considerazione ulteriori misure da intraprendere in relazione alle vendite di pellicce» disse il conservatore Goldsmith, sottolineando che fino a quel momento non era possibile introdurre restrizioni relative a quel tipo di commercio prima della Brexit. Se da un lato una delle firmatarie della lettera, Hannah Weiland, non fa altro che tessere le lodi del faux-fur invitando altri a fare come il suo brand Shrimps che delle pelliccette colorate ha fatto un caso, dall’altro c’è chi ovviamente non è dello stesso avviso.
La British Fur Trade Organisation mette in guardia sul rischio di un aumento di pellicce non regolamentate in un traffico impossibile da controllare. «Non esiteremo a intraprendere azioni legali per proteggere i nostri associati» hanno annunciato quelli dell’organizzazione prendendo carta e penna anche loro «l’imposizione di un divieto al settore delle pellicce costerà migliaia di posti di lavoro britannici, determinerà la chiusura di centinaia di attività e avrà un impatto sulla scelta dei consumatori». Se davvero il Regno Unito riuscisse a mettere al bando la vendita delle pellicce (consentendo tuttavia di vendere quelle vintage) nel giro di breve potrebbero superare anche la California. Lo stato americano sarebbe il primo al mondo ad avere vietato nel 2019 il commercio e la produzione di pellicce animali, a partire però dal 1 gennaio 2023.
Quella decisione che fece discutere potrebbe avere scosso anche la regina Elisabetta: uscì in quei giorni la notizia che la sovrana decise di adeguarsi ai tempi accantonando le pellicce e favorendo, in caso di bisogno, l’uso del pelo di natura sintetica. Boris Johnson non ha ancora risposto all’appello ma, dall’aria che tira, l’operazione potrebbe anche riuscire, tirato per la giacchetta dalla fidanzata, dai suoi ministri e dalla voglia di vantare un primato per il suo paese.
LEGGI ANCHE
Come in California: largo alla pelliccia sintetica
LEGGI ANCHE
0:00 / 5:06 La regina Elisabetta ha detto basta alle pellicce
ARTICOLO TERMINATO!
E come sempre ti raccomandiamo: se hai domande,dubbi, chiarimenti di qualsiasi tipo, scrivici nei commenti o lascia la tua valutazione! Il team di gomoda è al tuo servizio per la scelta del prodotto migliore. Un saluto!