L’abito da sposa di Diana
L’abito da sposa di Diana
L’abito da sposa di Diana
L’abito da sposa di Diana
L’abito da sposa di Diana
L’abito da sposa di Diana
Il prototipo dell’abito della regina madre indossato per l’incoronazione di Giorgio VI
Il prototipo dell’abito della regina madre indossato per l’incoronazione di Giorgio VI
Il prototipo dell’abito della regina madre indossato per l’incoronazione di Giorgio VI
L’abito della regina madre indossato per l’incoronazione di Giorgio VI
Il «caring dress» di Diana
Il «Travolta dress»

L’ultimo giorno in cui è stato visto dal vivo l’abito da sposa più famoso del mondo è stato il 17 agosto 2014 in Ohio, al Cincinnati Museum Center. Dopo anni di speculazioni, finalmente c’è una data per ammirare di nuovo la spumeggiante creazione firmata da Elizabeth e David Emanuel con la quale una giovane Diana faceva il suo ingresso nella storia. Il cimelio di taffetà, pizzo, perle e paillettes sarà il protagonista di Royal Style in the Making, la mostra allestita nell’Orangery di Kensington Palace a Londra dal 3 giugno di quest’anno al 2 gennaio 2022, realizzata da Historic Royal Palaces in partnership con la gioiellerie di corte Garrard e con il contributo della Blavatnik Family Foundation.

Quella di Cincinnati era l’ultima tappa di un vorticoso World Tour che Charles Spencer, fratello della principessa prematuramente scomparsa nel 1997, aveva gestito fino al 2014 alternando mostre (le esposizioni avevano il marchio Diana: A Celebration) e visite ad Althorp, la casa dove era nata e dove riposa per sempre. Al ritorno nel Regno Unito, l’abito sarebbe definitivamente entrato in possesso di William e Harry il 15 settembre di quell’anno, nel giorno in cui – secondo le volontà della madre – anche il più piccolo dei figli di Diana avrebbe compiuto trent’anni.

Sono proprio i due fratelli che hanno reso possibile la mostra concedendo in prestito il vestito in un anno speciale: non solo l’evento segna una sorta di ripartenza dopo la pandemia ma il 29 luglio saranno passati quarant’anni dal celebre quanto sventurato matrimonio tra Carlo e Diana insieme al fatto che il 1 luglio la principessa avrebbe compiuto sessant’anni. Per la ricorrenza, infatti, sarà svelata la statua commissionata da William e Harry proprio in uno dei suoi giardini preferiti all’interno di Kensington.

È ovvio che gli organizzatori per l’annuncio abbiano puntato tutto sulla loro punta di diamante ma l’abito sarà la ciliegina sulla torta di una mostra che si preannuncia ghiottissima per gli appassionati di moda reale. Il tema attorno al quale ruota Royal Style in the Making è il rapporto tra i sarti, i couturier e i designer che nel corso del secolo scorso hanno servito tre generazioni di donne in Casa Windsor. Oltre agli abiti, saranno esposti nell’Orangery alcuni pezzi mai visti prima, provenienti dagli archivi delle case di moda britanniche insieme a schizzi originali, campioni di tessuto e foto inedite raccolte dalla Royal Ceremonial Dress Collection che possiede oltre 10mila articoli di abbigliamento e storia del design curati dalla fondazione Historic Royal Palaces.

«La nostra mostra estiva a Kensington Palace metterà in luce alcuni dei più grandi talenti del design britannico, il cui lavoro è stato determinante nel plasmare l’identità visiva della famiglia reale nel XX secolo» dice il curatore della mostra Matthew Storey «esploreremo come ha funzionato la collaborazione tra ogni designer e cliente, rivelando il processo dietro la creazione di una serie di commissioni sartoriali tra le più importanti nella storia reale».

Il prototipo dell’abito indossato dalla regina madre per l’incoronazione del marito Giorgio VI. Foto Historic Royal Palaces

Tra queste avrà una posizione di particolare rilievo un raro prototipo a grandezza naturale con ricami dipinti a mano dell’abito della regina madre, Elisabetta, per il giorno dell’incoronazione del marito Giorgio VI, realizzato nel 1937 dalla sarta preferita della regina Mary, Madame Handley-Seymour. L’abito in seta con gli emblemi nazionali dorati voleva incarnare la continuità dopo lo scossone generato dall’abdicazione di Edoardo VIII.

Il numero degli abiti in mostra è ancora top secret ma tra il materiale che l’organizzazione ci ha anticipato possiamo scorgere un paio di schizzi di Norman Hartnell, il designer che ha accompagnato il passaggio di Elisabetta da principessa a regina occupandosi dell’abito del matrimonio con Filippo e quello per l’incoronazione oltre a quello che nel luglio scorso la principessa Beatrice ha indossato per le nozze a sorpresa con Edoardo Mapelli Mozzi. L’altro disegno divulgato riguarda un outfit floreale con colori vivaci sui toni del blu sfoggiato da Diana chiamato caring dress, l’abito dedicato alle visite negli ospedali o nei luoghi di cura, disegnato nel 1988 da David Sassoon per Bellville Sassoon.

Quello che forse i promotori non dicono ancora è che insieme a queste pietre miliari dello stile reale potremmo ammirare anche il leggendario Travolta dress. L’abito di velluto blu notte che Diana ha indossato per danzare alla Casa Bianca con John Travolta nel 1985 è stato acquistato all’asta da Historic Royal Palace nel dicembre 2019 per 220mila sterline e dall’estate scorsa è un’indiscussa attrazione per le visite al palazzo in cui la principessa ha vissuto fino alla sua morte. Tornando all’abito da sposa, questo è anche un ritorno a Kensington dopo quasi 25 anni: il vestito fu portato via nel 1997 insieme agli oggetti personali di Diana. Al di là di ciò che sarà esposto, l’appuntamento ha il sapore di un emozionante ritorno a casa. Anche solo per questo, la mostra varrà il prezzo del biglietto.

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