Moda e sostenibilità rappresentano un binomio sempre più inseparabile: se fino a qualche anno fa le iniziative etiche da parte dei brand erano considerate come qualcosa di «extra», seppur lodevole, ormai l’impatto sull’ambiente è diventato una priorità che non può essere lasciata in secondo piano. Nel corso dell’ultimo decennio, tuttavia, le stesse lotte per la salvaguardia dell’ambiente si sono evolute, e con esse la necessità delle industrie di stare al passo. Una di queste è quella contro l’inquinamento della plastica: nonostante sempre più aziende si siano impegnate nel ridurre al minimo l’utilizzo di questo tipo di polimeri, i rifiuti sono talmente ingenti da essere considerati… una risorsa.
Per smaltire più plastica possibile infatti, la via migliore è quella del riciclo intelligente, vista la possibilità di impiegarla per numerosi tipi di produzione. E un esempio di come l’approccio a questa urgenza ambientale si sia evoluto è proprio uno degli oggetti di moda più iconici degli ultimi vent’anni: la borsa I Am Not a Plastic Bag di Anya Hindmarch.
L’accessorio firmato dalla designer inglese, che sarà parte anche della mostra Bags: Inside Out in arrivo al V&A di Londra, venne lanciata nel 2007 per sensibilizzare più persone possibili alla riduzione del consumo di plastica, con una disponibilità limitata a 20mila esemplari: un’aura di esclusività che diede il via a file chilometriche all’alba di fronte alle boutique selezionate, nonché alla rivendita a prezzi folli su eBay.
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Ora, sulla scia di quella che ben 13 anni fa divenne un fenomeno pop, oltre che un’iniziativa dall’intento etico, Anya Hindmarch ha concepito la borsa I Am a Plastic Bag, con lo scopo di aumentare la consapevolezza generale su quanto sia urgente il problema della plastica monouso, e su come il riciclo possa fare la differenza: in occasione del nuovo lancio durante la London Fashion Week, i negozi londinesi della designer saranno chiusi fino al 18 febbraio, e riempiti con 90mila bottiglie di plastica usate come vetrina: «Nonostante l’impatto del nostro progetto I’m Not A Plastic Bag del 2007, il problema della plastica monouso è tutt’altro che risolto. Tuttavia, la missione è cambiata, dalla “consapevolezza” del problema alla “circolarità” dei materiali, qualcosa su cui abbiamo lavorato negli ultimi due anni con il progetto I Am A Plastic Bag».
Ogni borsa è realizzata infatti con un innovativo tessuto in tela di cotone, creato a partire da 32 bottiglie di plastica riciclata da mezzo litro, per poi venire rivestito con dei pezzi di parabrezza riciclati. Degli accessori pensati per non essere mai gettati via e che, tra qualche anno, potrebbero ricordarci l’importanza di aver compiuto acquisti più meditati.
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