La semplicità di vetrini colorati raccolti in riva al mare, la purezza di un gesto spontaneo, la bellezza dei sogni di bambino sono racchiusi tutti lì, in Prìa de mä, («Pietra di mare» in genovese), un braccialetto custode di valori e progetti.
Nato per caso dopo una giornata di primavera trascorsa con i bimbi a raccogliere i vetrini colorati sulla spiaggia di Boccadasse, il gioiello ha piano piano preso forma grazie alla maestria orafa di Gismondi 1754. Quei vetrini raccolti in riva al mare, infatti, vengono sapientemente selezionati e montati come le normali pietre preziose, seguendo le tecniche di lavorazione dell’alta gioielleria.
Ma il gioiello non è solo il riflesso delle più preziosa semplicità, ma il simbolo di importanti progetti charity. L’intera collezione Prìa de mä, che oltre all’iconico braccialetto si compone anche di anelli, collane, gemelli, orecchini e bracciali rigidi, nasce infatti dalla volontà di Massimo Gismondi di sostenere la Fondazione Onlus Pangea. Il ricavato infatti è destinato al progetto «Piccoli Ospiti» – a favore delle mamme che subiscono violenza e dei loro bambini – e all’associazione ARCA, legata all’Ospedale San Martino di Genova per il reparto neonatale.
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