Patte Rosebank sostiene che la sua sia la più grande collezione al mondo. Michael Blakley per mettere in piedi la sua ha speso finora ha speso più di 10mila dollari mentre lo youtuber Elliot Phillips le sfoggia sul suo seguitissimo canale Royal Reviewer. Ciò che accomuna i tre è la passione per le tiare indossate da regine, duchesse e aristocratiche nelle occasioni ufficiali, nelle cene di gala o nei più celebri royal wedding. Visto che con buona approssimazione il conto in banca non permette loro di ordinare un diadema da Garrard o da qualche altro prestigioso gioielliere già fornitore di sovrani, per soddisfare la loro brama hanno scovato sul web chi realizza repliche fedeli degli esemplari più illustri.
Facendo una ricerca su Google è facile trovare gli indirizzi giusti: di imitazioni a buon mercato della Cambridge Lover’s Knot tiara resa celebre da Diana o la Cartier Halo tiara indossata da Kate Middleton nel giorno delle sue nozze sono pieni Amazon, Wish o Aliexpress ma i veri «tiaristi» prediligono portali come The Royal Look For Less o il negozio Etsy deGraysCollection. Le cinture nere però si regalano un vero e proprio gioiello commissionando delle copie a Juliette Designs, un’azienda di Londra specializzata nella riproduzione di gioielli per il mondo del teatro e dello spettacolo fondata nel 1980. Insomma, non ci vuole moto a capire che c’è proprio questa realtà dietro lo sfarzo di Swarovski e zirconi dietro le serie tv The Crown e Victoria.
Il loro sito (stagejewellery.com o royalexhibitions.co.uk) fa girare la testa anche se si sa che è tutto finto ma la qualità dei manufatti è visibile a occhio nudo e dal prezzo. Se infatti negli shop on line citati sopra i prezzi si possono aggirare mediamente tra i 150 e i 200 euro, qui per i pezzi più famosi si viaggia sopra i 600 euro. «Il nostro obiettivo è fornire gioielli e accessori di qualità a prezzi ragionevoli» scrivono sulla loro presentazione «non esitate a contattare il nostro servizio clienti». Opportunità che non si è lasciata sfuggire Patte Rosebank. Nella sua casa del centro di Toronto ha allestito una sorta di museo virtuale: il suo tesoro che vanta oltre 300 esemplari è stipato in teche che toccano quasi il soffitto. La sua ossessione sparkling piuttosto recente (ha iniziato nel 2013) pare la abbia ereditata dalla madre. Quelli erano altri tempi e se volevi una tiara da indossare in casa per rendere magari le faccende domestiche più frizzanti ti dovevi industriare.
Ora invece questi collezionisti sanno bene che per ogni uscita reale che prevede lo sfoggio di diamanti e gemme sulla testa, ci sono eserciti di imitatori pronti a produrre repliche da buttare in vendita su internet. Oltre a Patte, un altro che sta lì ad acchiappare diademi con il retino è Michael Blakley. Ha 30 anni e organizza eventi. È a tal punto fissato con i reali che ha trasformato la sua casa di Taylorsville, un piccolo comune della Georgia americana, in un palace in miniatura con mobili e suppellettili dorati e scintillanti. «Mi sento come se fossi nato in un’epoca sbagliata» ha confidato in un’intervista «colleziono corone e diademi da diversi anni, ne sono affascinato. Ho 50 diademi e 15 repliche di corone fatti su misura: sono la cosa più vicina all’essere reale che mi posso permettere. Del resto questo è un hobby come tanti altri».
Sia lui che Patte non cercano solo riproduzioni della casa regnante britannica ma vanno pazzi anche per le tiare russe e olandesi (nella gallery potete vedere gli originali e magari farvi venire delle voglie accessibili). La più cara del sito The Royal Look For Less è infatti la tiara di zaffiri che vediamo spesso sul capo della regina Maxima dei Paesi Bassi: quasi 500 euro per una tiara sontuosa anche nella versione fake. Tra le tiare più ricercate invece c’è quella che Meghan Markle ha esibito nel giorno delle sue nozze. Tra le tante colpe da attribuirle c’è anche quella di avere fatto esplodere il fenomeno di questo tipo di decorazione che anche le spose più modeste possono permettersi. Il mercato di riferimento per le repliche, oltre a quelli degli ossessionati reali, è ovviamente quello dei matrimoni. Tuttavia per mettere nel carrello una tiara finta non c’è bisogno di sposarsi: basta una carta di credito – anche ricaricabile – e la voglia di splendere. Anche fosse solo nell’intimo della propria cameretta.
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